di Raffaella Bocci
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Si chiede l’istituzione di un pubblico registro dei pedofili e l’adozione in Italia e in Europa della statunitense “Legge Megan”
I dati del Telefono Azzurro sono agghiaccianti: ogni anno in Europa 18 milioni di bambini sono vittime di abuso sessuale. Nel 2016 sono stati gestiti 301 casi e l’Interpol ha identificato 5 bambini vittime di abusi sessuali on line al giorno. Una vittima su due è una bambina al di sotto degli 11 anni.
E questi sono i casi denunciati che rappresentano solo la minima parte di un fenomeno difficile da stimare se si tiene conto di tutti i minori immigrati che giungono nel nostro Paese privi di identità e di tutti i bambini che svaniscono nel nulla senza lasciare traccia.
Ogni anno in Italia scompaiono circa 100 bambini di cui si perde ogni traccia, in Europa ben 270 mila.
Proteggere i bambini è un dovere che deve coinvolgere tutti i cittadini.
La Convenzione di Lanzarote del 2007 e la successiva rettifica del 2012, prevedono “la registrazione e la conservazione dei dati relativi all’identità, nel rispetto della privacy e ad uso interno, nonché al profilo genetico (DNA) delle persone condannate per reati sessuali, affidati ad un’unica autorità nazionale che deve interfacciarsi con le altre autorità degli Stati membri”. Tuttavia tale normativa è rimasta inapplicata dalla maggior parte degli Stati membri.
Le misure fino ad oggi adottate in Italia e nel resto d’Europa inoltre, non tengono sufficientemente conto dalla facilità di adescamento da parte dei pedofili anche per mezzo della rete internet. Attraverso il web si può entrare in contatto con i minori, conoscere le loro abitudini e controllare i loro spostamenti. I casi di abusi sessuali sui minori sono in costante aumento anche grazie all’incontrollabile villaggio globale.
Tutto questo nella maggior parte dei casi sfugge al controllo degli adulti di riferimento, i collegamenti internet sono sempre più facili attraverso gli smartphone attraverso i quali i minori possono relazionarsi inconsapevolmente con potenziali pedofili.
La prevenzione e la tutela dei minori deve giocare un ruolo di primo piano per contrastare questo fenomeno, tra cui anche la pedopornografia e il turismo sessuale i cui dati sono sempre più allarmanti. In questo contesto è indispensabile rendere i cittadini attori protagonisti della lotta alla pedofilia.
Negli Stati Uniti nel 2007 è stata introdotta la Legge Megan, che prende il nome da Megan Kanka, bambina di sette anni che fu rapita, violentata e uccisa nel 1994 da un vicino di casa pluripregiudicato per reati sessuali su minori.
Già perché chi si macchia del reato di pedofilia è sempre recidivo e di solito è stato egli stesso un bambino abusato.
A breve sempre in USA i pedofili saranno identificati anche mediante segnalazione sul passaporto al fine di combattere il turismo a sfondo sessuale con minori e lo sfruttamento infantile. Il Dipartimento di Stato americano infatti applicherà una sorta di ‘bollino’ sui documenti di chi ha commesso questo tipo di reati ed il retro del passaporto recherà la dicitura “Il proprietario è stato condannato per un reato di tipo sessuale nei confronti di minori ed è schedato secondo la legge americana”.
L’Associazione Maison Antigone chiede pertanto l’Istituzione di un Registro Pubblico Pedofili e lo ha fatto pubblicando una Petizione elaborata dalla nostra Presidente Avv. Michela Nacca pubblicata su change.org https://www.change.org/p/presidente-parlamento-europeo-istituzione-pubblico-registro-pedofili.
Cio’ affinche’
- Venga introdotta la “Legge Megan” prevedendo che chiunque venga condannato per qualsiasi genere di reato a sfondo sessuale, in cui vittima sia un bambino o un minore, perda essenzialmente ogni diritto alla privacy per un periodo variabile, da un minimo di 10 anni dalla data del rilascio fino a tutta la vita, con l’obbligo di registrare presso le Forze dell’ordine il proprio domicilio e i propri spostamenti, il divieto assoluto di frequentare, o risiedere nelle vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori o dal genere di persona normalmente bersaglio dei propri crimini, l’affissione di tali dati in un registro pubblicamente consultabile, assicurando il diritto a qualunque cittadino di accedere a tali dati tramite appositi siti Internet e che venga previsto che, anche in Italia ed in Europa, coloro che si siano macchiati di gravi reati sessuali su minori vengano resi identificabili su passaporto, con specifico riferimento alla condanna.
- Coloro che si siano macchiati di gravi reati sessuali su minori vengano resi identificabili sul loro passaporto, con specifico ed esplicito riferimento alla condanna.
Solo l’introduzione delle misure da noi richieste e sopra indicate, infatti, potranno efficacemente contrastare in via preventiva la pedofilia: l’adozione di politiche e legislazioni diverse da quelle sopra suggerite potranno solo testimoniare la piena complicità ed il favoreggiamento compiuto dalle istituzioni europee ed italiane verso tali terribili reati!
Essere adescati da un pedofilo è più facile di ciò che si pensa, può capitare a ognuno dei bambini che si incontriamo per strada ogni giorno . Nessuna cura potrà far guarire un bambino abusato.
Per questo motivo Maison Antigone ritiene che sia determinante la prevenzione a 360° ad opera di tutti i cittadini, piuttosto che un eventuale inutile recupero di ferite che non potranno mai essere rimarginate.