di Avv. M. Nacca
N.B.: ai minorenni viene sconsigliata la lettura. Le vittime di pedofilia, sebbene ormai adulti, potrebbero rimanere anch’essi molto turbati per la violenza e l’intento manipolatorio che tali dichiarazioni esprimono. Ce ne scusiamo anticipatamente.
Richard A. Gardner era un medico, si spacciava come Professore Docente della Columbia University, lavorava come ctp (Consulente Tecnico di Parte) difendendo padri accusati di pedofilia dalle accuse dei loro figli, e delle mogli o ex mogli. Era fermamente convinto che la pedofilia non costituisse un reato, ma un “fatto” assolutamente normale, che giustificava ed attribuiva a “miliardi di persone”! Nel 1985, mentre in Louisiana scoppiava il primo grande scandalo mondiale di pedofilia clericale, inventò la P.A.S., ossia la Sindrome da Alienazione Parentale: senza alcun fondamento scientifico, era una fantasiosa e diabolica strategia difensiva basata sul NULLA, atta solo a screditare le accuse delle piccole vittime di padri pedofili, considerati manipolati dalle loro madri, artefici di false accuse frutto di “fantasie” perverse degli stessi bambini o delle loro madri.
Tra gli allievi e “delfini” del Gardner annoveriamo il più famoso ed operoso William Bernet, da cui ha preso avvio il PASG Group, di cui egli è Direttore. Fa parte del PASG Group anche la “scuola italiana” di psichiatri e psicologi sostenitori della P.A.S., tra cui emerge il nome del Dottor Marco Pingitore e dell’Avv. Gullotta (ad oggi ancora visibili sul sito) , della Professoressa Verrocchio e della Prof.ssa Amy Baker.
I sostenitori della PAS negli anni, attraverso Convegni e testi (la cui validità scientifica è stata messa in discussione dalla Comunità Scientifica ed Accademica internazionale), corsi condotti in Master universitari e presso ordini professionali, hanno formato generazioni di psicologi, psichiatri, assistenti sociali, ctu e ctp, avvocati, nonché Giudici.
I sostenitori e prosecutori del lavoro di R.A. Gardner hanno tuttavia negli anni fatto attenzione a rinominare più volte la P.A.S. in diversi modi : non solo al fine evidente di scrollarsi e distaccarsi dall’ingombrante “padre” della PAS, R.A. Gardner, ma anche per tentare di evitare in tal modo le critiche della Comunità scientifica internazionale che, in 30 anni, ha costantemente “bollato” la PAS definendola “ascientifica”, “pseudoteoria”, “parapsicologia”, “scienza spazzatura”, “apice della follia”, escludendola sia dal DSM 4 e 5, sia dall’ICD.
Ciò fino ad arrivare alla definizione attuale: quella di P.A. ossia Parental Alienation (Alienazione Genitoriale).
Ad oggi la Alienazione Genitoriale, sebbene derivi e sia essa stessa una “junk science” (come fu definita da p. Fink), viene sempre più utilizzata nei tribunali per strategie difensive, non più solo a favore di padri accusati e persino condannati per pedofilia e violenza domestica, ma anche su semplice pretesa maschile di sottrarre figli alle madri, senza alcun motivo valido e senza prove di maltrattamenti, per il semplice fatto che esse “amerebbero troppo” i loro figli.
In Italia l’Avv.ta Bongiorno nel febbraio 2018 ha addirittura proposto la cd. Alienazione Genitoriale come fattispecie di reato, tant’è che nel marzo 2018 veniva presentata nel ddl 45 innanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato, a firma dei Senatori De Poli-Binetti ed altri.
Per comprendere la violenza della “pseudoteoria” detta Alienazione Genitoriale, non dobbiamo dimenticare da dove essa ha preso avvio, riandando a rileggere quanto scritto dal suo teorizzatore R.A.Gardner!
Egli teorizzava la “normalizzazione” della pedofilia esprimendo posizioni assolutamente favorevoli ad essa. Attraverso alcune sue dichiarazioni capiamo anche il motivo per il quale evidentemente amasse difendere padri pedofili (“…Ogni volta che ci compare l’immagine del bambino abusato sessualmente, gratifichiamo indirettamente i nostri impulsi pedofili”).
Gardner ammetteva la preoccupante diffusione della pedofilia e dell’incesto, scrivendo che la pedofilia fosse “…una pratica diffusa e accettata da letteralmente (da) miliardi di persone” . Ciò dovrebbe allarmare oltremodo e far capire che il fenomeno delle false denunce non ha affatto l’entità sostenuta dal Gardner e dai suoi allievi italiani!
Nel 1992, R. Gardner pubblicò il suo libro Vere e false accuse di abuso sessuale infantile, una guida per i professionisti della giustizia e della salute mentale. Nel capitolo I, intitolato “Una teoria sulla varietà del comportamento sessuale umano”, descriveva ciò che vedeva, come le dinamiche e le caratteristiche del comportamento sessuale umano. Nel testo Gardner comincia col dire che, quando parla del comportamento sessuale umano, non è favorevole all’utilizzo di termini naturali o innaturali, in quanto variano a seconda dei diversi periodi e società. Inoltre, sostiene che i comportamenti sono considerati “innaturali” secondo la punizione “o il permesso” di ogni società.
R. Gardner continua spiegando tutte le parafilie da zoofilia (sesso con gli animali), necrofilia (sesso con cadaveri), la coprofilia (comportamento sessuale che coinvolge la defecazione) pedofilia (il sesso del bambino / as), esibizionismo, ecc. ritenendo che questi comportamenti sessuali servirebbero per promuovere gli obiettivi di sopravvivenza dell’uomo e, pertanto, aumenterebbero a suo dire la procreazione della specie; egli scrive inoltre che l’uomo, come “macchina del sesso”, più stimoli ha e migliore sarebbe la sua “performance” procreativa: in base a ciò dunque verrebbe da lui giustificato ed anzi sostenuto l’abuso sessuale nei bambini!
Secondo Gardner la pedofilia servirebbe dunque anche a scopi procreativi. “Ovviamente, non serve a tali obiettivi al livello immediato in cui i bambini non possono essere incinti e nessuno può lasciare incinta altri. Tuttavia, un bambino che si avvicina agli incontri sessuali in tenera età è probabile che si senta fortemente sessualizzato e bramerà le esperienze sessuali durante gli anni della pubertà. In questo modo, un “bambino carico” trasmetterà molto probabilmente i suoi geni alla sua progenie in giovane età. (Dirò di più sulla pedofilia nel prossimo capitolo perché la sua importanza è centrale in questo libro)” Gardner, Richard A (1992) p. 24 “La sessualizzazione dei bambini può avere scopi procreativi, perché un bambino sessuato può riprodursi in giovane età. Quanto più giovane è la macchina di sopravvivenza ed è usata nel momento in cui appaiono gli impulsi sessuali, tanto più lunga è la durata della capacità creativa, e maggiore è la probabilità che l’individuo creerà più macchine di sopravvivenza nella generazione successiva”.
Gardner mori suicida nel 2003, il corpo fu trovato dal figlio, con il quale pare avesse un pessimo rapporto. L’uomo presentava numerose ferite d’arma bianca al petto ed al collo.
Ecco le sue frasi più famose, tratte dai suoi libri (testi che egli pubblicava da se’, senza validità scientifica).
Ringraziamo lo Psichiatra Dottor Andrea Mazzeo, che da anni è impegnato a combattere dentro e fuori i tribunali la PAS, oggi chiamata PA ossia Alienazione Parentale (o Genitoriale) o Disturbo Relazionale, denunciando la sua infondatezza e l”uso strumentale di difesa a giustificazione di pedofili e abusanti, utilizzata da non pochi Avvocati.
“La pedofilia intrafamiliare (cioè l’incesto) è molto diffusa ed… è probabilmente un’antica tradizione”.
RICHARD A. GARDNER, SEX ABUSE HYSTERIA: SALEM WITCH TRIALS REVISITED.CRESSKILL, NJ: CREATIVE THERAPEUTICS, 119 (1991).
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“Il bambino deve riuscire a provare pietà per il padre per la sventura (nella nostra società) di avere tendenze pedofile. In altri luoghi e in altri tempi, ciò verrebbe considerato normale”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ALLEGATIONS OF CHILD SEX ABUSE, 592(1992).
“Egli [il pedofilo] è anche stato sfortunato per quanto riguarda il luogo e il periodo temporale in cui è nato per l’atteggiamento sociale nei confronti della pedofilia. Comunque, questi non sono motivi per condannare se stesso“.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ALLEGATIONS OF CHILD SEX ABUSE, 593(1992).
“Penso che tutti noi possediamo in noi un poco di pedofilia”.
RICHARD A. GARDNER, SEX ABUSE HYSTERIA: THE SALEM WITCH TRIALS REVISITED,26 (1991).
“Ogni volta che gli accusatori imputano un’accusa, si pongono nella situazione di formarsi un’immagine visuale inconscia dell’incontro sessuale. E ogni volta che in loro si ripete questa scena, gli accusatori gratificano il desiderio di essere coinvolti nelle attività di cui sono accusati i perpetratori nell’immagine visuale. Ogni volta che ci compare l’immagine del bambino abusato sessualmente, gratifichiamo indirettamente i nostri impulsi pedofili”.
RICHARD A. GARDNER, SEX ABUSE HYSTERIA: THE SALEM WITCH TRIALS REVISITED,25 (1991).
“[Il pedofilo] deve essere aiutato a rendersi conto che la pedofilia è stata considerata normale da un’enorme numero di individui, nella storia del mondo. Deve essere aiutato a rendersi conto che, perfino oggi, è una pratica diffusa e accettata da letteralmente miliardi di persone”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ALLEGATIONS OF CHILD SEX ABUSE, 593(1992).
Sugli impulsi pedofili dei giudici: “Non c’è dubbio sul fatto che i casi di abuso sono motivo di grande eccitazione per la vasta varietà di individui ivi coinvolti, gli accusatori, gli avvocati dell’accusa, gli altri avvocati, i giudici, i periti, gli psicologi, i giornalisti, i lettori dei giornali e tutti quelli che vi partecipano – a eccezione della persona accusata falsamente e della vittima innocente… Tutti si divertono, tranne le due figure centrali, che non solo provano poca se non nulla eccitazione sessuale, da tutta questa faccenda, ma le cui vite stanno per essere devastate nell’arco del processo”.
RICHARD A. GARDNER, SEX ABUSE HYSTERIA: THE SALEM WITCH TRIALS REVISITED,31 (1991).
“I giudici non sono scevri da meccanismi psicopatologici… Anch’essi possono avere impulsi pedofili repressi nei confronti dei quali c’è soppressione, repressione e senso di colpa. Le indagini e gli approfondimenti dei dettagli del caso provocano gratificazioni voyeuristiche e indirette… Incarcerare gli accusati può essere utile a livello psicologico per nascondere gli impulsi pedofili dello stesso giudice“.
RICHARD A. GARDNER, SEX ABUSE HYSTERIA: THE SALEM WITCH TRIALS REVISITED,107 (1991).
Sugli abusi sessuali come fantasie materne: Nel presentare accuse di abuso sessuale, “le fantasie sessuali soppresse e represse della stessa madre vengono proiettate sul figlio e sul padre. Visualizzando il padre mentre compie un’esperienza sessuale con il figlio, la madre soddisfa indirettamente i suoi propri desideri di essere la protagonista di tali aperture e attività”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME, 126 (1992).
Gardner ritiene che la madre può vedere il padre come un pericolo per il bambino a causa del “suo stesso desiderio inconscio di nuocere al bambino”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME, 128 (1992).
Gardner dichiara che alcune persone sono più afflitte dalla pedofilia di altre e per questo hanno bisogno di indulgere in immaginazioni più frequenti di atti sessuali con bambini. Tali persone sono più propense a produrre accuse di falsi abusi.
RICHARD A. GARDNER, SEX ABUSE HYSTERIA: THE SALEM WITCH TRIALS REVISITED,26 (1991).
Sull’incoraggiamento di abusi da parte della Madre: “In alcuni casi l’abuso è stato effettivamente incoraggiato (apertamente o in modo subdolo) dalla madre per usare il bambino come oggetto sostitutivo alla gratificazione sessuale per il padre. Tali madri trovano odiosi gli atti sessuali e il bambino viene utilizzato come conveniente rimpiazzo – proteggendo così la madre evitandole di esporsi all’atto nocivo“.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THEDIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 122 (1987).
“Talvolta, le madri che hanno subito abusi sessuali da bambine possono avere creato una situazione che aumenta la possibilità che il padre abusi del figlio. Possono farlo come modo per dominare il trauma del loro stesso abuso. Possono segretamente e/o inconsciamente sperare che la resistenza del bambino o il successo dell’azione permetteranno loro indirettamente di fare la stessa cosa per se stesse. O, possono avere ceduto all’abuso per frigidità o indifferenza sessuale e utilizzando il bambino come fonte sostitutiva di soddisfazione per i loro mariti”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THE DIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 130 (1987).
“L’abuso sessuale di alcune ragazze da parte dei loro padri viene a volte permesso consciamente e inconsciamente dalle loro madri”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THEDIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 194 (1987).
“Talvolta l’abuso subito dalle madri è risultato in problemi di inibizione sessuale, con il risultato nel suo vedere il sesso come disgustoso. Possono dunque promuovere(consciamente o inconsciamente) l’utilizzo dei loro figli come sostituti sessuali per proteggere loro stesse dall’essere coinvolte in atti sessuali”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ALLEGATIONS OF CHILD SEX ABUSE, 185(1992).
“[Una] madre sessualmente inibita può vedere con ripugnanza gli atti sessuali. Consciamente o inconsciamente spinge il padre a dirottare verso la figlia le sue attenzioni sessuali al fine di toglierselo di dosso. In questa maniera, lei evita di rimanere coinvolta in quelle attività “disgustose” e allo stesso tempo autorizza la “bestia” a gratificare i suoi istinti primitivi, mantenendolo “domo” e neutralizzandolo.”
RICHARD A. GARDNER, SEX ABUSE HYSTERIA: THE SALEM WITCH TRIALS REVISITED,36 (1991).
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Sulla Madre Vendicativa:“Sebbene le madri in queste situazioni possano avere una varietà di motivazioni per programmare i figli contro i loro padri, la più comune riguarda il vecchio motto “L’inferno non racchiude altrettanta furia di una donna schernita“.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THEDIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 86 (1987).
Sulle Fantasie e sui Desideri Infantili riguardanti il sesso: Gardner scrive che la descrizione fatta dai bambini sulle attività sessuali è un modo per affrontare i loro desideri. È il modo del bambino per dire “Non sono io che voglio che lui mi violenti, è lui che vuole violentarmi”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ALLEGATIONS OF CHILD SEX ABUSE 129,(1992).
“Per mezzo del processo della formazione reattiva si possono trasformare [le fantasie sessuali del bambino] in sgradevoli e con ciò attenuare il senso di colpa che si verificherebbe se la bambina dovesse accettare il fatto che quello che lei desidera sono attività sessuali. Invece di dire “Vorrei avere un coinvolgimento sessuale con mio padre”, lei può dire “Detesto avere una relazione sessuale con mio padre”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ALLEGATIONS OF CHILD SEX ABUSE, 129(1992).
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“[Il] bambino normale mostra un’ampia varietà di fantasie e comportamenti sessuali,molti dei quali, se esibiti da un adulto, verrebbero etichettati come “malati’ o ‘”perversi”… Ogni bambino è propenso ad avere un elenco delle attività sessuali ‘preferite’ che donano interesse e godimento (o piacere)”.
RICHARD A. GARDNER, SEX ABUSE HYSTERIA: THE SALEM WITCH TRIALS REVISITED,12 (1991).
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L’incorporazione di fantasie che Gardner considera “ridicole, grottesche o inutili” come l’accusa che l’abusante ha inserito il pene nella bocca del bambino o della bambina e non l’ha mosso.
RICHARD A. GARDNER, PROTOCOLS FOR SEX-ABUSE EVALUATION, 61 (1995).
“Nell’alienazione a volte operano fattori edipici. Una bambina con una relazione seduttiva e romanticizzata con suo padre (a volte favorita dallo stesso padre) può trovare particolarmente doloroso il suo coinvolgimento con un’altra donna. Mentre le visite si possono essere svolte in modo lineare e fluido prima della nuova relazione del padre, dopo questo coinvolgimento si può verificare un rapido deterioramento nella relazione della bambina con il padre. Una bambina di questo tipo può dire, al padre: “Devi scegliere tra me e lei”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THE DIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 91 (1987).
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“Il bambino che ha patito abusi in buona fede può benissimo avere goduto dell’esperienza e spesso soffrirà di sensi di colpa per questo piacere perché il bambino, in seguito, ha appreso che l’atto è inaccettabile, peccaminoso o addirittura criminoso”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THE DIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 114 (1987).
“[I bambini abusati sessualmente] si possono considerare fortunati per avere avuto un genitore che ha donato loro una tale gratificazione”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THE DIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 145 (1987).
“Solo perché una bambina piccola presenta la fantasia del padre coinvolto sessualmente con lei, non vuol dire che il padre lo abbia fatto. Si può semplicemente trattare della verbalizzazione di un desiderio”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THE DIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 157 (1987).
Il bambino descritto da Gardner come iniziatore: “Al momento attuale, il bambino sessualmente abusato viene generalmente considerato essere la vittima. Io penso che esistano situazioni in cui il bambino abusato sessualmente sia stato l’iniziatore… Diverse persone pensano che i bambini piccoli non abbiano forti urgenze e che, per questa ragione, sia altamente improbabile che possano essere gli iniziatori in qualunque genere di incontro sessuale con un adulto. Questa ipotesi non è necessariamente valida. Ho visto diversi bambini che avrei considerato completamente normali che avevano sviluppato forti urgenze sessuali durante il primo anno di vita”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THE DIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 165 (1987).
Sulla malvagità dei bambini: Definisce i bambini “malvagi” e scrive che “la cosa che colpisce è il livello di sadismo che molti di questi bambini possono mostrare. In parecchi casi sono rimasto impressionato da quella che considero la crudeltà innata di questi bambini”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ALLEGATIONS OF CHILD SEX ABUSE, 119-20(1992).
“Casi ben pubblicizzati di abuso sessuale spesso coinvolgono bambini che danno testimonianze in cui forniscono dettagli di abusi sessuali da loro subiti. Queste testimonianze possono essere viste alla televisione da altri bambini – e generare una certa dose di invidia per l’attenzione di vaste proporzioni e la notorietà di cui godono questi bambini”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THEDIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 101-102(1987)6
“Parecchi [bambini che inventano] ottengono una gratificazione morbosa dall’attenzione di cui godono, attenzione che possono non avere mai ricevuto. Alcuni di questi bambini sono invidiosi dei bambini le cui testimonianze sono state mostrate in televisione”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THE DIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 109-110(1987).
“Ci può essere una gratificazione morbosa o sadica nel racconto della storia”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THE DIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 113 (1987).
On Therapy with Children Who are Sexually Abused “Bisogna avere una particolare cura nel non alienare il bambino dal genitore abusante. Mandare via di casa un genitore pedofilo “deve essere preso seriamente in considerazione dopo che tutti i tentativi possibili di trattamento della pedofilia e riconciliazione con la famiglia si sono dimostrati vani”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ACCUSATIONS OF CHILD SEX ABUSE .CRESSKILL, NJ: CREATIVE THERAPEUTICS, 537 (1992).
“Al bambino bisogna dire che non esiste il genitore perfetto. Lo sfruttamento sessuale deve essere messo in un elenco negativo, ma bisogna apprezzare anche le doti positive”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ACCUSATIONS OF CHILD SEX ABUSE .CRESSKILL, NJ: CREATIVE THERAPEUTICS, 572 (1992).
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“I bambini più grandi devono essere aiutati a rendersi conto che gli incontri sessuali tra un adulto e un bambino non vengono considerati universalmente atti riprovevoli. Al bambino può essere spiegato delle altre società in cui questo comportamento veniva considerato normale. Il bambino può essere aiutato ad apprezzare la saggezza dell’Amleto di Shakespeare, che disse: “Nulla è buono o cattivo, è il pensiero che lo fa diventare tale”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ACCUSATIONS OF CHILD SEX ABUSE .CRESSKILL, NJ: CREATIVE THERAPEUTICS, 59 (1992).
“In tali discussioni, il bambino deve essere aiutato ad apprezzare che noi abbiamo,nella nostra società, un atteggiamento esageratamente punitivo e moralistico, riguardo agli incontri sessuali adulto-bambino”.
RICHARD A. GARDNER, TRUE AND FALSE ACCUSATIONS OF CHILD SEX ABUSE .CRESSKILL, NJ: CREATIVE THERAPEUTICS, 572 (1992).
Sui terapisti: “Le madri con la Sindrome di Abuso Genitoriale hanno un modo di trovare i terapisti, per lo più donne, che di riflesso si uniscono a loro nella loro campagna di denigrazione paterna… [che] in alcuni casi addirittura si uniscono al sistema delirante paranoide della madre… alcune di queste terapiste sono anch’esse paranoiche. In altre alberga una tale e profonda ostilità nei confronti degli uomini che cercheranno ogni possibilità di scaricare la loro rabbia su di essi.”
RICHARD A. GARDNER, QUALIFICATIONS OF RICHARD A. GARDNER, M.D. FOR PROVIDING COURT TESTIMONY, 149 (1992), REPRINTED IN, KATHLEEN COULBORNFALLER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME: WHAT IS IT AND WHAT DATASUPPORT IT?, 3 CHILD MALTREATMENT, 100, 102 (1998).
“Credo che la riluttanza di chi lavora nel settore degli abusi sessuali di riconoscere e accettare la frequenza in aumento di accuse false di abusi sessuali si debba riportare a certi fattori psicologici operativi al momento della scelta della loro carriera… Io credo che le persone che sono state sessualmente abusate nell’infanzia siano più propense a entrare in questo settore più di altre che non hanno provato simili esperienze infantili”.
RICHARD A. GARDNER, THE PARENTAL ALIENATION SYNDROME AND THE DIFFERENTIATION BETWEEN FABRICATED AND GENUINE CHILD SEX ABUSE, 104 (1987)