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#FlaviaMariadeLima è una atleta di 31 anni e mentre è a Parigi denuncia il continuo pressing giudiziario che sta subendo, rischiando da anni di perdere la custodia di sua figlia a causa del proprio lavoro e soprattutto delle strategie processuali violente e coercitive messe in atto dal padre di sua figlia, non arginate dai Giudici.
Il padre della sua bambina neanche avrebbe voluto vederla nascere. Un uomo prevaricatore, marito e padre inadeguato che non si è mai occupato della minore ma che oggi, nonostante la separazione, continua a coercizzarla attraverso i tribunali della famiglia e la legge sull’affido condiviso.
Tribunali diventati apparentemente incapaci di fare Giustizia e proteggere una minore garantendone il benessere e la stabilità.
La storia di Flavia tuttavia è analoga a quella di migliaia di altre #madritaliane vittime della stessa Violenza Istituzionale. Donne e bambini che vivono sotto assedio e Senza le più essenziali libertà.
Flavia, accettando la sua partecipazione alle Olimpiadi, sta rischiando più che mai di perdere la #collocazione e l’#affido della #bambina, nonché di subire una #madrectomia.
Ella non ha potuto portare con sé a Parigi la figlia perché viceversa sarebbe stata denunciata e condannata per #sottrazionediminore.
Assurdo ma vero!
Oggi le donne non possono neanche andare in vacanza all’ estero con i figli!
Il padre di sua figlia ha richiesto che la bambina venga affidata a lui proprio in virtù della attività sportiva materna, che la porta fuori casa.
Potete leggere la sua storia raccontata dalla stessa Flavia qui