Maison Antigone alla prima romana di “Familia”

30 Settembre 2024 | Michela Nacca

SE NON CONOSCETE LA #VIOLENZA DOMESTICA FISICA PSICOLOGICA ED ECONOMICA NONCHÉ LA VIOLENZA #ASSISTITA MA SOPRATTUTTO COSA SIA LA VIOLENZA ISTITUZIONALE, ANDATE A VEDERE FAMILIA di Francesco Costabile ….

dal 2 ottobre nei cinema!

v. trailer in https://www.youtube.com/watch?v=WEjciZ_iOWA

Come si vive in casa con un padre che improvvisamente e per un nonnulla picchia selvaggiamente tua madre, tanto da farle perdere i denti?

Un padre che dice di amarti ma intanto ti insulta, deride, ti isola dai pari, ti ostacola e manipola la tua realta’, alternando tutto ciò con momenti di gioco ed apparente affetto?

Cosa accade quando una donna denuncia o quando a farlo è un figlio esasperato dalla violenza che vede e subisce in casa?

Cosa fanno i carabinieri o la polizia quando le donne ed i ragazzi denunciano?

Cosa i servizi sociali?

Cosa i Giudici, che nel film di Francesco Costabile neanche si vedono – ma ci sono con la loro implicita presenza espressa da provvedimenti giudiziali inadeguati o inesistenti- tale è la loro distanza siderale dalla realtà della vioenza domestica?

Nulla cambia nella Violenza maschile domestica. Ed intanto la esasperazione e la rabbia aumentano.

Il pericolo di morte continua ad incombere in ogni momento perche’ neppure l’allontanamento coatto del padre violento disposto dal Giudice è per sempre.

Neanche il carcere a cui l’uomo viene condannato per una rapina (non certo per reato di maltrattamenti) è sufficiente a salvare Gigi, suo fratello maggiore e la loro mamma.

Un periodo che tuttavia regala loro alcuni anni di serenità e di vita normale, in cui la donna trova un lavoro, si prende cura di sé e dei bambini, che a scuola vanno benissimo.

Un periodo che insegnerà loro che comunque ce la possono fare, prima o poi.

Ma poi lui torna.

Ed è più arrabbiato e vendicativo di prima.

La #denuncia che ne segue, sporta dalla protagonista femminile, ottiene solo un allontanamento dei figli che secondo lo #Stato vengono in questo modo “protetti”: in una #casafamiglia dove i ragazzini ed in specie Gigi, il più piccolo e fragile dei due, si perderanno in un vortice di #rabbia, #violenza e desiderio disperato di normalità e di un amore paterno impossibile da raggiungere, fino alla conseguenza estrema: il #parricidio.

Nel film viene rappresentata non solo l’indifferenza e l’ impotenza miope o peggio complice istituzionale, l’abbandono delle vittime, l’inadeguatezza delle misure di protezione e delle leggi, ma anche l’intima #disperazione fallimentare, violenta e autodistruttiva che vivono in sé i padri violenti.

Ciò nonostante la vita di Luigi Celeste non si fermerà qui, nonostante la condanna ipocrita di uno Stato assente che dinanzi la violenza domestica si volta dall’ altra parte attuando misure tardive e spesso inefficaci o addirittura pericolose ed irrazionalmente contrarie all’interesse ed al bene delle stesse #vittime. Costrette a difendersi da sole.

Ieri sera eravamo alla prima di #Familia, in un Cinema che non a caso forse è stato scelto perché situato dinanzi la Corte di Cassazione .

Quella stessa Corte che ancora oggi spesso non riesce a riconoscere nei casi di #affidominori la violenza domestica né quella istituzionale, finendo perciò per non proteggere le vittime!

Eravamo insieme al suo splendido regista #FrancescoCostabile, che ringraziamo per averci nominate nei titoli finali.

Eravamo con gli attori, la troupe, #MedusaFilm, il protagonista vero di questa storia, Luigi Celeste – divenuto un esperto della sicurezza informatica riconosciuto in Europa – a giornaliste/i amiche e fotografi.

Accanto a noi la #GiudicePaolaDeNicolaTravaglini, altre presidenti di associazioni che si occupano di violenza domestica. Come noi.

Grazie Luigi per aver raccontato la tua storia in un libro.

Grazie Francesco per averla rappresentata così perfettamente.

Grazie per averci coinvolte!

Michela Nacca

Maria Grazia De Benedictis

Anche nel caso di Luigi Celeste istituzioni e Giudici hanno banalizzato la grave e pericolosa Violenza domestica agita dal padre in fa considerandola solo una “lite”.Nonostante denunce e testimonianze Sono trascorsi 20 anni e nulla e’ cambiato.

Luigi Celeste, vittima di violenza assistita , alla prima romana del 30 settembre 2024 cinema Adriano, ha denunciato le “tante mancanze istituzionali” alla base della sua storia: quelle che noi chiamiamo “violenza istituzionale”.

v. nostrivideo della prima romana in

https://www.facebook.com/watch/?v=2597072350484151

https://www.facebook.com/reel/1878584215966691

riguardo la Violenza Vicaria v. in https://www.infobae.com/it/2022/04/08/violenza-vicaria-il-lutto-delle-madri-per-le-loro-figlie-e-figli-vivi/

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