La cultura dello #stupro durerà così fintanto che i #violenti sapranno di poter rimanere impuniti.
Così risponde la giornalista attivista del #FQ, domandandosi fino a quando le #donne continueranno ad essere non credute, valutate come presunte #bugiarde, mentre gli #uomini rimarranno sempre dei presunti #innocenti.
Ma la risposta deve andare più a fondo…
Sarà così fintanto che continueremo a presumere di essere tutti indenni da quell’ atteggiamento di servilismo ed ammirazione o sudditanza (anche solo affettiva) verso il potere ( sempre maschile e richiamante il paterno), tale da indurci a rivittimizzare in fondo sempre le stesse: le donne, anche quando vittime riconosciute ma pur sempre in fondo #Bugiarde, #Streghe, #isteriche, non resilienti o semplicemente incapaci e quindi comunque #colpevoli.
Fintanto che continueremo ad anteporre ai #valori che affermiamo i nostri egoistici interessi di #business , carrieristici o di auto affermazione, o di dipendenza affettiva o di inconscia rabbia verso il materno, che in un modo o nell’altro da quel #potere (maschile e maschilista paterno e patriarcale per eccellenza) dipendono,
Fintanto che avremo l’insana idea , anche politica, di poter raggiungere quegli obiettivi di #parità passando tuttavia per una ritenuta necessaria mediazione con i violenti potenti.
Fintanto che non ci interrogheremo fino all’ osso, vedendoci in fondo per quel che siamo: drammaticamente tutti/e immersi/e in quello stesso #brodo di #MISOGINIA che denunciamo e vediamo così bene negli altri palesemente violenti.
In una #cultura come quella italiana non vi è posto per le denunce e le azioni veramente coraggiose e chiare, che non passino per la #mediazione con il potente. Una mediazione che inevitabilmente trasforma e sminuisce, smorza e infine blocca l’azione.
Ed è così che rimaniamo quel che siamo: lo stesso #brodo misogino che si fa complice contro le donne… lo stesso #bollito che il potere violento ci fa felicemente ingoiare.