Le sentenze… quelle memorabili

10 Agosto 2023 | Redazione

MA QUALE DIRITTO SEGUONO?

A volte ci si chiede proprio “ma quale diritto seguono”?

Cosi a Firenze il tribunale penale ha emesso una sentenza di condanna prima della arringa finale del PM e della difesa. Il caso e’ rimbalzato sulle cronache

v. https://www.ilfoglio.it/editoriali/2024/09/27/news/la-sentenza-era-gia-scritta-embe-il-folle-caso-dei-giudici-del-tribunale-di-firenze-6984630/

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20 secondi. E per la in- Giustizia italiana – tribunali di Milano e Busto Arsizio – la vittima di molestie sessuali e’ fuori Tempo massimo per ribellarsi. Da quel momento per il tribunale sei automaticamente consenziente e non basta gridare NO! Cosi e’ stato deciso riguardo una denuncia sporta da una assistente di volo Alitalia: aveva detto No con 20 secondi di ritardo e quindi il reato non si configurerebbe!

Migliaia di studi internazionali sulle dinamiche della violenza e le conseguenze sulle vittime letteralmente buttate NEL CESSO!

https://www.panorama.it/news/violenza-sessuale-venti-secondi

https://tg24.sky.it/cronaca/2024/09/17/violenza-sessuale-milano-corte-appello-sentenza

https://www.wired.it/article/violenza-sentenza-milano-hostess-20-secondi

https://www.rainews.it/tgr/lombardia/articoli/2024/06/violenza-sessuale-assoluzione-sindacalista-hostess-20-secondi-sentenza-secondo-grado-meola-f4f9087b-3fbc-4de3-9c7e-26bc80887eae.html

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E’ evidente come sempre piu’ il diritto di famiglia , sia nei suoi risvolti penalistici in tema di abusi e violenze domestiche, sia riguardo l’ affido dei minori, ribalti totalmente le normali logiche giuridiche e le prassi giudiziarie, seguendo tutt’altri criteri di stampo medioevale per fini patriarcali!

Così accade che mentre la Corte Costituzionale con sentenza n. 148 del 4 luglio 2024 , in materia di impresa famigliare, equipari i conviventi di fatto ai coniugi, altrettanto invece non avviene in ambito penale e circa la #violenzadomestica tra conviventi.

Sicche’ una successiva sentenza di #Cassazione n. 31178 Sez. Penale del 30 luglio 2024 , ignorando i criteri indicati dalla Corte Costituzionale solo pochi giorni prima, non ha riconosciuto il reato di maltrattamenti tra conviventi di fatto non perche’ non sussistessero le prove delle condotte criminali ma per una ritenuta inapplicabiita’ della norma a relazioni non legate da vincoli di sangue o coniugio. Con evidenti ripercussioni circa collocazione e affido genitoriale in caso di figli minori.

v. in https://www.altalex.com/documents/2024/08/21/maltrattamenti-stalking-cessazione-convivenza https://www.diritto.it/condotte-vessatorie-danno-convivente-maltrattamenti/

DUNQUE SI FANNO DUE PESI E DUE MISURE?

Gia’ la Cassazione Pen., Sez. VI, 14.07.2023, n. 30761 ha sostenuto che, se esiste solo una relazione affettiva senza convivenza stabile e se la coabitazione tra due ex conviventi è terminata, non si configura il reato di maltrattamenti in famiglia nonostante i plurimi comportamenti violenti agiti dall’uomo (tali da provocare anche lesioni alla donna) e ciò nonostante i due fossero genitori di un minore. Secondo la Cassazione al massimo si deve verificare la eventuale sussistenza del reato di stalking aggravato. Così e’ cassata la condanna e rinviata la decisione alla Corte di Appello dando ragione all’imputato.

Una distinzione da poco❓

Non tanto

👉Per il Reato di maltrattamenti in famiglia…la pena detentiva è da 3 a 7 anni (art.572 cp) e il minore è perciò automaticamente vittima di violenza assistita.

👉Reato di stalking aggravato: pena da 1 a 6 anni e 6 mesi (art. 612 bis cp).

Il minore non si presume vittima di violenza assistita.

Tutto chiaro?

Cosi accade che se il tuo partner ti ha picchiata più volte ma convivete da poco tempo e dice di essere solo un tuo amico NON RISPONDE DI REATO DI MALTRATTAMENTI EX ART.572.C.P.

Lo ha deciso la #Cassazione penale sez. VI, con sentenza del 13 marzo 2024, n. 10621

Non si configura il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi (art. 572 c.p.) qualora la coabitazione sia stata di breve durata e frutto di mera amicizia. Nella fattispecie, l’uomo si era insediato nella abitazione della donna, dipendente da droga e alcool, a cui era legato da un mero rapporto di amicizia, con l’intento di sostenerla in quanto si era trovata in difficoltà economiche dovute all’arresto del marito.

OGNI SCUSA È BUONA PER LEGITTIMARE GLI UOMINI A PICCHIARE LE DONNE?

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#Autopsia di Michelle Baldassarre:

Secondo il perito Francesco Vinci della #Procura di #Bari, Michelle si sarebbe uccisa prima cospargendosi di benzina, poi accoltellandosi al torace, infine con la lama ancora conficcata in petto e nel polmone, si sarebbe data fuoco. Tutto da #sola.

Eppure nei pressi della automobile in cui Michelle è stata trovata il 9 febbraio scorso, non c’erano contenitori per la benzina che Michelle avrebbe usato per cospargersi. Né nei 9 distributori della zona, dove Michelle si sarebbe procurata la benzina, era stata vista. Michelle, igienista dentale alcuni mesi prima aveva denunciato il marito Vito Passalacqua, noto commercialista della zona, per violenza domestica su sé e le due figlie. L’uomo era stato posto agli arresti domiciliari il 23 dicembre 2022, pur autorizzato ad uscire per recarsi al lavoro, mentre la donna era stata posta in struttura protetta, fino a 10 giorni prima della sua morte. Michelle a tutti aveva detto fosse terrorizzata.dal marito. Lui si era fatto vedere piangere dai giornalisti affermando che non ci fossero maltrattamenti in famiglia e sulla donna da parte propria.

Secondo il #PM Baldo Pisani, che ha indagato per #istigazione al #suicidio contro ignoti, la ricostruzione del Perito appare del tutto credibile, per lui tutto plausibile e oggi chiede l’#archiviazione. Eppure le figlie di Michelle il 12 settembre scorso hanno confermato i maltrattamenti paterni, le violenze da loro stesse subite, denunciate dalla madre, ma – rappresentate da avvocati antiviolenza – sembrerebbe non abbiano denunciato il padre per omicidio, ma solo confermato l’ipotesi di istigazione al suicidio. Anche l’iter processuale sul reato per maltrattamenti appare ingarbugliato: ad aprile era stata respinta la richiesta di #patteggiamento depositata dai Legali di Passalacqua , da parte della gup Anna De Simone, perché nel capo di imputazione formulato dalla #Procura contro Passalacqua non erano compresi i #maltrattamenti che l’imputato avrebbe commesso anche a danno delle #figlie. La #GUP è cambiata ed è stato accolto il rito abbreviato ma le imputazioni non sono più cambiate, anche se si è disposta integrazione probatoria.

Insomma Michelle dopo aver denunciato si è trovata sola. A febbraio 2023 si sarebbe #ammazzata da.#sola. Da morta risulterà essersi anche #maltrattata da #sola? Di certo sola e abbandonata è rimasta sia nella morte che dinanzi a questa giustizia italiana.

Notizie tratte da Ansa

https://www.ansa.it/puglia/notizie/2023/09/15/donna-carbonizzata-lautopsia-si-e-accoltellata-e-poi-data-fuoco_4e75cf8e-d0b7-4924-bc9e-86b5c1235e0a.html?utm_source=hootsuite&utm_medium=&utm_term=&utm_content=&utm_campaign=

Il Mattino

https://www.ilmattino.it/…/michelle_baldassarre_morta…

Repubblica https://bari.repubblica.it/…/la_morte_di_michelle…/

https://bari.repubblica.it/…/parla_il_marito_della…/

Il Giornale https://www.ilgiornale.it/…/mistero-michelle-lombra…

La Gazzetta del Mezzogiorno

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/…/santeramo…

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10 agosto 2023

ANCORA UNA VOLTA LA NOSTRA #MAGISTRATURA DIMOSTRA NESSUNA CAPACITÀ DI VALUTAZIONE DEL #RISCHIO OMICIDIARIO E LESIVO?

NESSUNA CAPACITÀ DI TUTELARE UNA DONNA GIÀ MINACCIATA?

E UNA TENDENZA TESA OLTREMODO A GIUSTIFICARE I #VIOLENTI SMINUENDONE LA GRAVITÀ DELLE AZIONI… FINO. AD ARRIVARE ALLA #RIVITTIMIZZAZIONE DELLA VITTIMA?

È un cliché che conosciamo benissimo perché tale giustificazionismo si innesca soprattutto quando il violento è un #padre: nelle aule dei #tribunali si fa di tutto per tutelarlo per non limitarne la responsabilita’ genitoriale.

Così per la PM di Rovereto, Viviana del Tedesco, l’uomo che ha ucciso Iris Setti, già denunciato anche dalle due.sorelle che ne temevano le azioni omicidiarie chiedendo per lui addirittura un #TSO, ma soprattutto con la moglie e la figlia già tutelate in casa protetta (segno che lo avessero denunciato anche per maltrattamenti domestici)., con tre arresti alle spalle.per svariate tipologie di #reato, tra i quali la #violenzaprivata e lo #spaccio, questi sarebbe stato un uomo “fisicamente spettacolare” ed i suoi precedenti penali -tra cui aggressioni a passanti e carabinieri ecc – solo roba da poco. Riguardo la droga la PM avrebbe ritenuto addirittura non fosse vero…eppure è stato sorpreso con ben 56 dosi!

“Non aveva per niente una sfilza di precedenti, non so dove li avete trovati… non ci sono queste sfilze impressionanti” avrebbe detto la PM rispondendo a varie interviste di giornalisti.

Eppure l’uomo era agli arresti domiciliari con obbligo di firma e di recente aveva anche “saltato”.una firma: evento che.costituisce.di per sé #reato di #evasione e giustifica l’arresto in carcere immediato, mentre la PM.la giustifica considerandola solo “un’evasione per andare a fare la spesa”!

Anzi, la PM aggiunge al quotidiano: “Aveva una puntualità nel fare la firma che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo. ” Affermando poi :”Era anche collaborativo, una persona assolutamente corretta”.

“PERSONA ASSOLUTAMENTE CORRETTA!”

Così corretta ed equilibrata da arrivare anche a denudarsi in strada.

E che dire degli apprezzamenti fisici espressi dalla PM, che precisa lo vedesse tutti i giorni allenarsi al parco, li dove ha aggredito, tentato di stuprare.e.ammazzato di colpi in faccia Iris?

“È un uomo che fisicamente è spettacolare. Quello lì doveva andare a fare le Olimpiadi, a fare i mondiali di pugilato, non lo so… Mi capisce?

Quello lì doveva andare in pista!

Sono personaggi molto forti e io lo vedevo sempre… perché poi abito là…Cioè… E non ho visto nessuno all’epoca che dicesse…”.

E poi la violenza domestica dalla PM ridotta ad “eccesso d’ira”.dicendo:

“l’anno scorso ha avuto un eccesso di ira quando è andato a trovare la moglie a casa per vedere i suoi figli, non che avesse fatto, poi adesso vengono fuori che sono agli atti… a me non risulta niente!”.

Così per la.PM.non c’ erano estremi per adottare #provvedimenticautelari nei suoi confronti, nonostante i precedenti penali e gli allarmi arrivati sia dalla moglie, che dalle sue due sorelle, dagli stessi carabinieri…tutti preoccupati che potesse uccidere qualcuno.

“Questa non era una posizione né pericolosa… adesso tutti dicono… ma lo si vedeva al parco che si allenava… e poi io non lo so cosa sia successo” suggerendo altro: la reazione ad una provocazione?

E ancora: “I criminali veri… non è che si mettono nel parco in pieno giorno e, contrariamente a quanto è stato detto, risultava privo di qualsiasi problema”.

Nweke, però, come detto era anche attenzionato per #droga in un’indagine collegata alla mafia nigeriana della Squadra mobile di Trento!

Ma la #PM Del Tedesco non sembra darci troppo peso, affermando: “Che poi la droga… Quella roba lì, bisogna vedere… È vero, non è vero… Arrestato in flagranza con 26 dosi (in realtà 56) la responsabilità… Bisogna vedere… Soprattutto in quelle indagini lì… Si fa il nome… Poi bisogna vedere” aggiungendo una ulteriore frase tesa a sminuire la gravità dello spaccio di droga:

“Se si va in Olanda non è nemmeno considerato reato (ride, ndr) Io non so… Dai manager ai bancari, tutti”.

Lei, la PM RIDE!

In realtà la stessa PM di Rovereto,.la del Tedesco, è finita sotto inchiesta da parte del Consiglio Superiore della Magistratura anche per come ha condotto le indagini sull’omicidio di un’altra donna, Mara #Fait, uccisa colpita con un’accetta dal vicino di casa qualche giorno prima l’omicidio di Iris, sempre a Rovereto.

Fu.sempre lei infatti ad archiviare la richiesta di codice rosso presentata da Mara #Fait

ritenendo esserci anche in questo caso “Nessun sentore di gravità”

Eppure la Fait aveva denunciato gravi minacce e chiesto il Codice Rosso, non concesso dalla Del Tedesco.

“Se avessimo avuto sentore della gravità saremmo intervenuti.

Che le persone non vadano d’accordo è un discorso, che poi si arrivi ad un omicidio è un altro” la PM dichiaro’ sul caso della Fait.

E, anche nel caso.dell’omicidio di Mara Fait, ventilava la possibilità che l’uomo avesse magari reagito ad una provocazione, così rivittimizzando la donna uccisa “il 48enne si è costituito subito e ci ha detto tutto. Un gesto di questo genere deve aver avuto un motivo scatenante” ha infatti aggiunto.

La giunta del Trentino-Alto Adige dell’Anm (Associazione nazionale magistrati, l’organismo di rappresentanza di pm e giudici).intanto con una nota diffusa dalla presidente del Tribunale di Bolzano, Francesca Bortolotti. “Questa giunta interviene per esprimere, in maniera pacata ma ferma, la propria presa di distanza dalle dichiarazioni rese dalla dottoressa Del Tedesco, che trova discutibili e inopportune sia nel contenuto sia nel tenore delle espressioni adoperate.

Ci auguriamo che al più presto arrivi una smentita da parte della collega, sebbene la pluralità di dichiarazioni renda difficile pensare che esse siano state amplificate o, peggio, travisate”, si legge. “In attesa di chiarimenti, non è superfluo ricordare la necessità che i rapporti tra magistratura e organi di informazione siano mantenuti sempre entro limiti di continenza e pertinenza con i fatti su cui il magistrato intende riferire. Non sembra che, nelle dichiarazioni che le sono attribuite, la dottoressa Del Tedesco abbia fatto un uso accorto del potere di conferire con gli organi di stampa, se è vero che sono state riportate espressioni che palesemente esondano dagli argini che la pendenza di un procedimento penale, per giunta ancora in fase di indagini preliminari, imponeva di rispettare”,

Così a Rovereto due #donne, sono morte, #uccise da uomini pericolosi socialmente, giustificati all’estremo proprio da chi viene pagato dallo #Stato e dai cittadini per perseguire criminali e proteggere #vittime di violenza che denunciano!

Una #PM donna oltretutto!

A settembre 2024 anche la 34enne Roua Nabi, madre di due figli, un ragazzo e una ragazza rispettivamente di 13 e 12 anni, è stata uccisa dal suo ex marito a Torino a causa della sottovalutazione del pericolo. L’omicidio è avvenuto sotto gli occhi dei suoi figli: la ragazza ha chiesto aiuto ai vicini, mentre il ragazzo ha cercato di fermare il padre in fuga, riuscendo poi a chiamare i carabinieri.

“Nonostante l’ex marito portasse un braccialetto elettronico, fosse già stato denunciato e la scuola e i vicini fossero al corrente delle sue violenze, Roua non è stata protetta. I vicini avevano ripetutamente avvertito che prima o poi sarebbe finita in tragedia, tanto che in molte occasioni avevano chiamato le forze dell’ordine. Roua è una delle tante vittime della violenza di genere, e non solo del suo aggressore, ma anche dell’inefficacia, dell’incapacita’ e a volte dell’indifferenza delle istituzioni. La responsabilità individuale dell’aggressore è innegabile, ma c’è una responsabilità più ampia da parte di uno Stato che spesso si dimostra arrogante e inadeguato nell’affrontare la violenza domestica e soprattutto a prevenirla. Viene chiesto di denunciare alle vittime, e lo fanno, ma il risultato spesso non è la salvezza. Se sopravvivono, affrontano processi estenuanti, in cui rischiano di finire loro stesse sul banco degli imputati e addirittura di perdere la custodia dei figli per il fatto di avere denunciato e per non essere state credute.Provo un profondo dolore per Roua e per i suoi figli, pensando alle cicatrici profonde che questa tragedia lascerà sulle loro vite” (Stefania Ascari) https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/18/hostess-molestata-il-tempo-di-reazione-non-puo-stabilire-lassenza-di-consenso/7697849/